Di e con Andrea Sasdelli (in arte Giuseppe Giacobazzi)
Collaborazione ai testi Carlo Negri
Da un’idea di Fabrizio Iseppato
Regia Carlo Negri
Andrea Sasdelli, alias Giuseppe Giacobazzi: vale a dire, l’uomo e la sua maschera. In un dialogo interiore che si fa progressivamente sempre più comico, lo spettacolo descrive con ironia i «loro» rispettivi venticinque anni di convivenza, spesso indubbiamente forzata. Venticinque anni di avventure, equivoci, gioie, malinconie: spettatori e protagonisti di un’epoca sempre in evoluzione, dove in un lampo si è passati dalla bottega sotto casa alle “app” per acquisti, dal ragù sulla stufa ai robot da cucina programmabili con lo smartphone. Il tutto vissuto dall’uomo, Andrea, ma raccontato dal comico Giacobazzi. Come in un ritratto, ma in questo caso, diversamente da quello più «noir» di Dorian Grey, a invecchiare è l’uomo e non il ritratto. Sono spesso questi, raccontati dall’amatissimo artista, i vari “noi” che vediamo riflessi nei nostri mille volti: convivendo, spesso a fatica, con la bugia del compiacersi o del voler piacere a tutti i costi a chi ci sta intorno. È uno spettacolo che, con ironia e semplicità, cerca di rispondere alla domanda: “Dove finisce la maschera… e dove inizia l’uomo?” Che è poi è il problema di tutti, perché tutti conviviamo quotidianamente, consapevoli o meno di esserlo, con una maschera da indossare a seconda delle vicende di volta in volta da vivere. Il pubblico di Gallarate, che lo ha già premiato nelle passate Stagioni con il «tutto esaurito» , ne gradirà di certo il ritorno con il suo nuovo ed esclusivo: «Noi, mille volti e una bugia».